Il raggiungimento degli obiettivi
di efficienza, efficacia ed economicità dei servizi di igiene ambientale nel
Comune di Milazzo avrebbe richiesto nuovi criteri di organizzazione dei servizi
e in particolare del servizio di raccolta dei rifiuti.
I sindaci dei comuni sono stati
diffidati dal Presidente della Regione all’immediata applicazione di quanto
previsto dall’articolo 3, commi 8 e 9 della Ordinanza
n.5/Rif del 7 giugno 2016 e dall’articolo 4 comma 4 della Disposizione
attuativa n. 26 del 11 luglio 2016.
Lo schema di regolamento comunale per la disciplina del servizio di Raccolta Differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani, che integra o sostituisce il vigente regolamento di Igiene urbana, approvato dalla Giunta comunale il 14 luglio 2016 servirà a poco se non sarà introdotta, su tutto il territorio comunale, la modalità di
raccolta “porta a porta”.
Quale migliore occasione per
emanare un provvedimento, contingibile e urgente, che disponga l’immediato
avvio di tutte le azioni necessarie per definire e attuare un Piano di
intervento, anche temporaneo, per l’espletamento della raccolta differenziata con
modalità “porta a porta” su tutto il territorio comunale.
Organizzare la raccolta porta a
porta non è semplicissimo, ma non è poi così difficile. Il Comune di Milazzo
dovrebbe rielaborare il Piano di intervento (che non ha avuto l’approvazione
del competente assessorato regionale) tenendo conto del contributo di tutti i
soggetti attivi sul territorio per la piena riuscita del progetto e il
raggiungimento degli obiettivi minimi della raccolta differenziata (65%). Pertanto, come specificato anche nella Ordinanza
n. 5/Rif., dovrebbero essere opportunamente coinvolte le categorie produttive
specifiche (utenze commerciali, grande distribuzione, mense, ec.), le utenze
artigianali e industriali, i soggetti riutilizzatori, gli operatori del
settore, le Associazioni di volontariato
e Associazioni ambientali.
Il modello
di raccolta porta a porta ... (clicca QUI per continuare a leggere)
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