sabato 8 agosto 2015

Osservazioni al Piano di intervento dell'A.R.O. Milazzo

In Sicilia il 90% dei rifiuti finisce, tutt’ora, in discarica. Basse percentuali di raccolta differenziata (a Milazzo siamo sotto il 5%) hanno saturato la maggior parte delle discariche in esercizio e i rifiuti vengono “abbancati” fuori “colmatura”. È facilmente prevedibile che tra pochi mesi ciò provocherà il caos. Oltre al danno ambientale c’è il danno economico dell’aumento della tariffa rifiuti che inciderà pesantemente sui bilanci delle famiglie. Come affrontare questa emergenza e questo  inaccettabile e costoso spreco di risorse che non ha giustificazioni? Occorre, innanzitutto, una nuova politica di gestione dei rifiuti con al centro la strategia Rifiuti Zero. Una politica che consenta il rafforzamento della filiera del recupero di materia e che incentivi l’utilizzo dei materiali provenienti dal recupero.
Il Piano di intervento dell’Aro Milazzo (ancora in attesa di approvazione da parte del competente Assessorato regionale) pur prevedendo la raccolta domiciliare porta a porta, l’individuazione delle utenze e del volume dei rifiuti conferiti e la rimozione dei cassonetti stradali - tutte azioni fondamentali per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla leggi, ma soprattutto dal buonsenso - avrebbe dovuto prevedere, in modo dettagliato, anche una serie di pratiche, interventi di prevenzione e riduzione dei rifiuti ed azioni per iniziare a modificare, nella direzione della sostenibilità e della responsabilità, il nostro modello di consumo, il modo di progettare, produrre, distribuire e commercializzare beni e prodotti.
Le Osservazioni al Piano di intervento dell’Aro Milazzo (clicca QUI per leggere il documento) esprimono il parere del Circolo Zero Waste Sicilia di Milazzo e rappresentano l’occasione per una riflessione, un  approfondimento e verifica dei contenuti del piano. Il documento mette al centro dell’attenzione la complessa questione della gestione dei rifiuti e i punti qualificanti di una buona organizzazione. Una buona organizzazione non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini, dalla conoscenza dei luoghi, delle abitudini delle persone e dagli aspetti tecnici e normativi, dalle competenze, dalla disponibilità di risorse, dall'attivazione di buone pratiche.
 

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